Mi manchi.

Penso a te spesso da quando non ci sei. Ti pensavo quando eri qui con me, ero fin troppo premurosa nei tuoi confronti e non volevo dividerti con nessun’altro. Ho sempre sentito dentro qualcosa che mi preoccupava, percependo quella sensazione che prima o poi saresti andato via; eri troppo speciale per restare qui.

Non va via quell’immagine nella mia testa, quando uscivi di casa e chiamavi l’ascensore. Non potevo farti andar via senza darti un bacio e dirti ti amo.

Non ci sono spiegazioni razionali per spiegare ciò che avevo dentro, la ricchezza dell’emozione che provavo. Sapevo che per nessun motivo potevo farti andar via senza dirti quelle parole, come se avessi già la consapevolezza di ciò che sarebbe successo. Sapevo che eri speciale e pur essendo una bambina, percepivo che le persone speciali non stanno con noi per sempre. E così è stato. Te ne sei andato ancor prima di darmi la possibilità di viverti come donna.

Non so cosa potresti pensare di me ora, cosa immaginavi per il mio futuro e cosa pensavi quelle mattine quando mi accompagnavi a scuola. Di certo per come hai vissuto la vita, so che sentivi che non sarebbe durata a lungo.

Mi manchi. E mi manchi sempre più. Pensavo che la mancanza fosse inversamente proporzionale al tempo, ed invece non sempre le dinamiche umane seguono lo stesso percorso. e già, più cresco e più sento la mancanza della tua forza speciale che donavi gratuitamente a tutti col tuo sorriso, la tua carica, la tua generosità.

Quanto vorrei che fossi qui, per presentarti il mondo, per permettere a tutti di capire quanto sei speciale e quanto puoi donare. Fonte inesauribile di entusiasmo per la vita, di altruismo e di bontà. La tua capacità di vivere a pieno la vita mi sarebbe servita per provare a fare lo stesso con la mia. La cosa strana è che fino ad oggi ho seguito il tuo esempio, come se vivessi con me; però forse, è arrivato il momento di fare i conti con me stessa e rendermi conto che la mia vita la vivo io, da sola, senza te. E non sai quanto è dura prender coscienza di ciò.

Più cerco di diventare grande, di crescere, di percorrere i miei passi da donna adulta e più rincorro la mia immagine di bambina che corre verso te, verso quei giorni infiniti e pur così labili. E così prendon luce e potere tutti i ricordi con te. Invece di perdere colore  e perdersi in un confine confuso, quei momenti sembrano richiedere attenzione, urlando per essere ascoltati.

Sembra assurdo come la situazione si sia ribaltata da un giorno all’altro. è cambiato tutto. E non sono stata al passo col cambiamento. Mi sento così estranea a ciò che sto vivendo senza te. Ho ancora tanto bisogno di averti accanto eppure so che non potrà esser mai così. E diventa tutto così inutile e vuoto.

Tanti mi parlano di te, e cerco disperatamente chi può raccontarmi di te, delle esperienze vissute con te e di come rendevi grandioso anche il momento più tragico.

Eri unico e resti tale.

Ma è così difficile provare a farti rivivere nel racconto a chi non ti ha conosciuto. Sei così complesso nella sua semplicità che non ti si può racchiudere in nessuna descrizione, tu fuggi da una rigida descrizione e nello stesso momento nessun aggettivo e degno di accompagnare il tuo nome.

Quanto mi manchi; non l’ho mai ammesso a me stessa come faccio oggi.

Come potrò vivere la mia vita senza te?

Come potrò rendere tutto così speciale come facevi tu?

È come se avessi perso in partenza; sento di non essere capace. Ho sempre provato a non farti andar via, facendoti vivere con me ogni giorno; e ci sono riuscita a lungo. Ma ora sto finendo l’energia e la sua assenza fisica si fa sentire.

Non posso pensare di vivere e condividere il mio futuro  con altre persone che non ti hanno conosciuto: è come non conoscere la fonte speciale da cui è nata la sorgente della mia anima, delle mie emozioni, della mia sensibilità. Sei tu, e tu non ci sei più.

5 pensieri su “Mi manchi.

  1. cara marilisa– sei stupenda ..tuo padre è fiera di te–non immagini quanto e da lassu’ti guarda e ti protegge nel percorso della tua vita..anche altri amici condividono le tue parole.. proprio adesso ho fatto senitire” ora” e leggere ” mi manchi” ad un amico carissimo di ari..la commozione e’ stata tanta..un abbraccio

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  2. I padri mancano, i padri ci mancano. … li troviamo dentro di noi perché siamo, oltre al dna, una parte di loro, dei loro sorrisi, delle paure, del loro profumo. ..

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    1. Li troviamo eppure crescendo dopo tanto che non li abbiamo più qui, ho paura di lasciarne andare un po’, o di addolcire alcuni ricordi distorcendo il loro significato. Avrei bisogno di un confronto fra noi ora, così come saremmo ora. Anche le domande cambiano nel tempo e le risposte di un tempo non bastano più. Ho ancora così bisogno di lui.

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