44 pensieri su “La proiezione  in psicologia 

  1. Ogni cosa e ogni persona insegna, quindi se ogni cosa viene percepita come stimolo (consiglio indiretto di Jung? :-)) potenzialmente tutto può portare ad un cambiamento e ad una trasformazione, senza perdersi.

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    1. Già.. Tutto può portare ad un cambiamento. Ci si perde un po’ delle volte però, non credi? Soprattutto quando quei fastidi che proviamo nei confronti degli atteggiamenti di qualcuno ci portano a riflettere su noi stessi mettendo in crisi ciò che pensiamo di essere, riconoscendo in noi quelle stesse caratteristiche, che appunto infastidiscono perché non riconosciute fino a quel momento.

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      1. Infatti la chiave è l’equilibrio e l’assenza di sovrastrutture che portino alla competizione tra le due sfere, era anche quello che diceva l’alchimia che a sua volta prese dalla via femminile 🙂

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    1. Capiamo davvero le persone? O pensiamo di avvicinarci a capirle perché percepiamo sensazioni che per noi si avvicinano a capire il loro vissuto? È frutto di ciò che pensiamo o davvero si arriva a vivere sulla propria pelle un vissuto esterno’?

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  2. e’ esattamente cio’ che accade quando ad esempio incorri in quel fenomeno per cui: senti parlare di qualcosa e da quella in volta in poi quella cosa te la ritrovi ovunque. (c’e’ sempre stata ma non conoscendola non la riconoscevi).

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    1. C’è sempre stata dici? Magari la conoscevi ma non la riconoscevi perché in quel momento non eri pronto. Forse la conoscevi in un certo o modo, distante poi dalla conoscenza ulteriore futura.

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  3. Da sempre studio Jung che trovo un grande maestro. La proiezione è un problema per tutti: pare che sia più semplice vedere negli altri la proiezione, appunto, di ciò che siamo o pensiamo. Ogni tanto sarebbe bene volgere la lente verso l’interno.
    Eletta

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    1. Solo che volerla verso l’interno è difficile per chi non abituato a mettersi in discussione, distratto dal mondo esterno, poco audace nella scoperta di sé, preferisce ignorarsi. Ma poi quando qualcosa negli altri disturba.. Sì entra in crisi.

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  4. Ti cito: L’assenza di sovrastrutture…. Solo i bambini!!! No?
    Si le bambine e i bambini e chi decide di demolire una cultura indotta perché viene logorata dalla stessa e quindi decide di costruire un Io che non ha nulla a che vedere con quella cultura 🙂 ci vuole tempo ovviamente e è una libera scelta, che ovviamente non può essere imposta. Grazie per questo scambio. Ti auguro una buona domenica.

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