Prima o poi, ci ritroveremo.

Ecco oggi mi è capitata questa frase tra le mani..

E penso.

Se fosse davvero così?

Ho sempre, per anni, avuto la certezza assoluta che prima o poi ci saremmo incontrati di nuovo… Proprio noi, vestiti con i colori di allora, la stessa maglia intrisa di profumo, lo stesso dopobarba, l’odore della tua halls dopo il caffè, le nostre rime la mattina prima di scuola, il nostro ti amo prima di andare via, un bacino, il nostro. Le uscite in biciletta, la domenica, con l’anima comoda tra gli affetti sicuri e portanti. Le uscite in campagna in 500 io e te, liberi di urlare e cantare.. Come quella volta che intonammo insieme ‘Vorrei incontrarti fra cent’anni’..

E poi oggi. Non sono passati cento anni ma ne sono passati molti lo stesso.

Ho ormai vissuto più anni senza te che con te, perché ahimè il tempo è passato. Tanto tempo è passato. Certi momenti sono sigillati e cristallizzati a quei nostri momenti insieme.. Ma devo ripercorrerli sempre più perché tendono distrattamente a perdersi.. Sento che li sto perdendo.. Non mi capita così spesso come quotidianamente succedeva fino a poco tempo fa, di sentirti parlate, ecco la tua voce ora la devo cercare, devo assemblarne il colore, il tono, la tua risata, le tue espressioni.. Devo fare un lavoro quasi certosino per sentirla di nuovo dentro me.. Come fosse una cosa artificiale, quasi come lo facessi con freddezza, senza cuore.. Perché le cose del cuore dovrebbero essere così immediate.. E lo era fino a poco tempo fa. Ma il tempo sta allontanando le sensazioni. Ma di cuore ce n’è ancora tanto.. Diciamo che è tanto cuore ancora così solo di quelle sensazioni che fa fatica anche a registrarne delle nuove.. È come quei nastri che usavamo con il registratore.. Quando registravi su una cassetta già utilizzata ‘coprendone’ il vecchio contenuto. La registrazione usciva sempre macchiata quasi offuscata e il vecchio contenuto apparentemente cancellato.

Il tuo profumo, i tuoi passi figurati nel tuo modo di camminare, la tua espressione con la fronte arricciata, i tuoi occhiali.. Devo concentrarmi per ricercare ogni tuo dettaglio. È sotto il nastro è la prima registrazione apparentemente coperta..

Ma com’è possibile mi chiedo? Sarà stata tutta colpa del tempo? Uno strano meccanismo di difesa? Un modo di sopravvivere?

Io, capo assoluto del mio archivio interiore che ripercorrevo con estrema cura, precisione e diligenza ogni sera prima di dormire.. Come è potuto capitare? Proprio a me dico? Come ho potuto lasciar andare questo mio patrimonio? Forse che mentre la vita è andata avanti alcune sensazioni sono dovute rimanere indietro? Non potevano crescere con me?

Ed ora come potrei fare? Rivederti? Come saresti? Come ieri o come oggi?

La tua voce… Sentirla di nuovo.. Toccare i tuoi capelli, ricci, guardarti negli occhi ma con il mio sguardo di oggi, non di ieri. Il mio profumo, prima non lo usavo. Con la mia vita di questi anni, che non hai vissuto con me.

Mi riconosceresti? Sono così diversa.. Ti potrei piacere? Il bene che mi volevi è rimasto lo stesso? Non mi hai vista per tutto questo tempo.. Chissà se ti sei abituato alla mia assenza. Chissà con chi hai passato questi lunghi anni… Che faresti una volta con me? Che farei io?

Devo allenarmi.. Devo riabituare l’anima a questa possibilità, prima considerata certezza, ora come le sensazioni la certezza è stata coperta.. E non ci pensavo più tanto come in passato.

Ma se fosse davvero così?

Prima o poi ci ritroveremo… !

Hamaika